domenica 18 ottobre 2009

Nobel per la Pace - Un aiuto concreto ad un Presidente in difficolta'

Grande stupore alla notizia che il Nobel per la Pace era stato assegnato al Presidente Obama. Tutti gli osservatori hanno concordato che il premio non poteva essere stato concesso sulla base di risultati ottenuti. Obama e’ in carica da soli otto mesi e sta lottando con difficolta’ per fare avanzare l‘agenda della sua riforma sanitaria. In politica internazionale e’ riuscito solo a presentare qualche bel discorso, illustrare desideri senza avanzare alcuna proposta concreta.
Quelli che non amano i contenuti di quei discorsi, si sono stizziti, infastiditi per un riconoscimento che ritengono immeritato. Hanno concluso che il Comitato incaricato di assegnare il premio e’ diventato un corpo politicizzato.
Quelli che a quei discorsi vorrebbero veder seguire fatti coerenti hanno spiegato che il Nobel e’ un incoraggiamento, un premio alle intenzioni. Il nuovo Presidente ha fissato un agenda ambiziosa ed ora bisogna sostenerlo nella sua impresa.
La mia impressione e’ che il premio sia stato assegnato con la precisa intenzione di aiutare concretamente il Presidente Americano.
Infatti Obama e’ in evidente difficolta’. La strenua opposizione alla sua riforma sanitaria lo sta privando di una forte prestigiosa vittoria interna e sta assorbendo tutte l’energie a scapito delle iniziative di politica internazionale.
Sul piano internazionale, Obama si ritrova numerosi dossiers aperti, nessuno dei quali lascia intravedere la possibilita’ di una soluzione positiva nel breve medio termine.
Tra i piu’ importanti di questi dossiers sono il conflitto Israelo-Palestinese, la guerra in Afghanistan e la crisi Pakistana, la guerra in Iraq, il Nucleare Iraniano, il riavvicinamento della Siria, la guerra civile in Sudan, l’anarchia in Somalia, la Korea del Nord, la Russia ed il nodo Georgiano, la Cina ed il suo ruolo politico economico e miltare nel mondo.
Da quando Obama e’ alla Casa Bianca nessuno di questi dossiers e’ avanzato, al contrario alcuni si sono sicuramente aggravati.

1 commento:

  1. Caro Costantino,
    la storia non si fa con i "se" o con i "ma"...but anyway...mi chiedo quale sarebbe stata la situazione se invece di Obama ....Hillary fosse stata eletta...probabilmente il Nobel non le sarebbe arrivato cosi facilmente...

    E'un piacere sapere del suo risveglio.

    Ad maiora,

    Matilde Serao

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